Giacomo Matteotti: mostra storico - documentaria (1976)
8 novembre-8 dicembre 2014
Villa Badoer, Fratta Polesine (Rovigo)
Orari: Giovedì, Sabato e Domenica 10.00 - 12.00 e 15.00 - 18.30
All'inaugurazione sarà presentato, in anteprima, il documentario ‘Giacomo e i Matteotti nel Polesine’ di Adriano Romagnolo
Queste le tappe nel 2015:
Bosaro (7 – 31 Gennaio)
Canaro (13 – 28 Febbraio)
Ceregnano (06 – 29 Marzo)
Guarda Veneta (01 – 17 Aprile)
Polesella (19 - 29 Aprile)
Castelmassa (29 Maggio – 07 Giungo)
Castelguglielmo (1 – 15 Agosto)
Anche a Lendinara e a Occhiobello.
Nata per il cinquantenario dell’assassinio, la mostra storico-documentaria “Giacomo Matteotti” è stata inaugurata il 25 novembre 1976 all’Archivio Centrale dello Stato e quindi presentata a Rovigo, Urbino e altri centri italiani. Corredata di un importante ed esaustivo catalogo analitico, l’esposizione si avvalse di una collaborazione inusuale tra ila mondo accademico e quello degli archivi. La vasta selezione documentaria (oltre 385 pezzi) individuata per l’occasione, proveniente da più collezioni e Archivi di Stato, tra cui quello di Rovigo, costituiva una valida sintesi tra l’esigenza di presentare a un pubblico “non iniziato” la figura del socialista divenuto mito con il suo martirio e quella di promuovere nuovi indirizzi di ricerca in grado di aprire filoni inesplorati o quasi.
La mostra del 1976 resta una testimonianza unica di collaborazione tra istituzioni e di sinergia di forze, con uno straordinario e ancora validissimo apparato didascalico e soprattutto iconografico, che a distanza di 38 anni necessitava tuttavia di un restauro a causa del deterioramento dei pannelli, realizzato ora grazie alla collaborazione tra Associazioni e Istituzioni del Polesine. Nulla per il resto è stato cambiato, poiché la mostra mantiene inalterata la sua valenza, rinnovando ancora una volta il messaggio attribuito a Matteotti morente:
“Uccidete me ma l’idea che è in me non la ucciderete mai”
L’esposizione è composta da oltre 60 pannelli fotografici che documentano la biografia, l’attività umana e politica di Matteotti in rapporto alle vicende storiche e al territorio polesano, nazionale ed internazionale. Il prezioso ed interessante materiale documentario della mostra itinerante, allestita nel 1976 a Roma presso l’Archivio di Stato, è stato restaurato grazie all’intervento della Fondazione Banca del Monte di Rovigo ed ora a disposizione di tutti.
Nel progetto di rivalorizzazione della figura e dell’opera di Giacomo Matteotti rientra anche il recupero digitale delle fotografie e dei documenti in un DVD e, ad opera di alcuni studiosi in collaborazione con l’Archivio di Stato di Rovigo, la produzione di un documentario sulla vita e l’attività di Matteotti, amministratore ed educatore in Polesine.
8 novembre-8 dicembre 2014
Villa Badoer, Fratta Polesine (Rovigo)
Orari: Giovedì, Sabato e Domenica 10.00 - 12.00 e 15.00 - 18.30
All'inaugurazione sarà presentato, in anteprima, il documentario ‘Giacomo e i Matteotti nel Polesine’ di Adriano Romagnolo
Queste le tappe nel 2015:
Bosaro (7 – 31 Gennaio)
Canaro (13 – 28 Febbraio)
Ceregnano (06 – 29 Marzo)
Guarda Veneta (01 – 17 Aprile)
Polesella (19 - 29 Aprile)
Castelmassa (29 Maggio – 07 Giungo)
Castelguglielmo (1 – 15 Agosto)
Anche a Lendinara e a Occhiobello.
Nata per il cinquantenario dell’assassinio, la mostra storico-documentaria “Giacomo Matteotti” è stata inaugurata il 25 novembre 1976 all’Archivio Centrale dello Stato e quindi presentata a Rovigo, Urbino e altri centri italiani. Corredata di un importante ed esaustivo catalogo analitico, l’esposizione si avvalse di una collaborazione inusuale tra ila mondo accademico e quello degli archivi. La vasta selezione documentaria (oltre 385 pezzi) individuata per l’occasione, proveniente da più collezioni e Archivi di Stato, tra cui quello di Rovigo, costituiva una valida sintesi tra l’esigenza di presentare a un pubblico “non iniziato” la figura del socialista divenuto mito con il suo martirio e quella di promuovere nuovi indirizzi di ricerca in grado di aprire filoni inesplorati o quasi.
La mostra del 1976 resta una testimonianza unica di collaborazione tra istituzioni e di sinergia di forze, con uno straordinario e ancora validissimo apparato didascalico e soprattutto iconografico, che a distanza di 38 anni necessitava tuttavia di un restauro a causa del deterioramento dei pannelli, realizzato ora grazie alla collaborazione tra Associazioni e Istituzioni del Polesine. Nulla per il resto è stato cambiato, poiché la mostra mantiene inalterata la sua valenza, rinnovando ancora una volta il messaggio attribuito a Matteotti morente:
“Uccidete me ma l’idea che è in me non la ucciderete mai”
Giacomo Matteotti, mostra, villa Badoer, Fratta Polesine |
Nel progetto di rivalorizzazione della figura e dell’opera di Giacomo Matteotti rientra anche il recupero digitale delle fotografie e dei documenti in un DVD e, ad opera di alcuni studiosi in collaborazione con l’Archivio di Stato di Rovigo, la produzione di un documentario sulla vita e l’attività di Matteotti, amministratore ed educatore in Polesine.
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