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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Giugno 1924 - giugno 2014: Giacomo Matteotti - Fondazione Anna Kuliscioff, Milano

Giugno 1924 - giugno 2014: Giacomo Matteotti Sala del Grechetto – Biblioteca Sormani ,Via Francesco Sforza,7 – Milano 5 giugno – 28 giugno 2014 La Fondazione Anna Kuliscioff , in occasione del 90° anniversario del sequestro e dell’uccisione di Giacomo Matteotti , intende ricordare l’attualità della figura di un uomo che è stato non solo esponente politico di primo piano nella lotta antifascista, ma anche protagonista delle battaglie sociali e della formazione culturale e professionale di un nuovo gruppo dirigente che guidava la progressiva emancipazione del mondo del lavoro. Giacomo Matteotti – vittima della violenza fascista – va ricordato per la straordinaria mole di lavoro che ha svolto per diffondere le esperienze cooperative, la formazione degli amministratori comunali e dei dirigenti sindacali delle leghe contadine. Né si può dimenticare la sua statura di giurista  su alcune materie, come la criminologia, i sistemi penitenziari e il diritto penale che portò Luigi Einaudi ad a

Vedova Matteotti e Tita Ruffo baritono lasciano la tomba dopo i funerali di Giacomo Matteotti, Fratta Polesine, 21 agosto 1924

Fotografia originale Vedova Matteotti e il fratello Tita Ruffo baritono lasciano tomba dopo i funerali di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine , 21 agosto 1924. Si ringrazia per il prezioso materiale  La Bottega del ciabattino dall'archivio di Franco Senestro . Vedova Matteotti e Tita Ruffo baritono lasciano la tomba dopo i funerali di Giacomo Matteotti, Fratta Polesine, 21 agosto 1924 dall'archivio di Franco Senestro

Hanno violentato la mia anima

Mi hanno riportato di aver visto nel monumento a Giacomo Matteotti di Rovigo vicino alla firma dell'autore (Murer) la seguente frase incisa con identica grafia al momento non più visibile: " hanno violentato la mia anima "

Le iniziative dell'Associazione Culturale Giacomo Matteotti di Rovigo per il novantesimo

Giancarlo Moschin presidente dell' Associazione Culturale Giacomo Matteotti di Rovigo e l'associazione stanno predisponendo un 90° ricco di iniziative che vanno dall' annuale concerto , al rifacimento della vecchia mostra , un DVD della storia dei Matteotti nel Polesine e la ricerca di canzoni e poesie dedicate a Giacomo . GiacomoMatteotti.it

Aggrapparsi alla mano legata di Giacomo Matteotti

Reinterpretare/vivere  il  monumento a Giacomo Matteotti di Rovigo  nel novantesimo della sua uccisione. Mi piacerebbe la popolazione seguisse questo mio esempio/provocazione inviando fotografie del monumento vissuto (anche semplici fotografie di gruppo) o reinterpretato come nella seguente segnalandole a  info @ pivari . com Aggrapparsi alla mano legata di Giacomo Matteotti  di  Fabrizio Pivari . aggrapparsi alla mano legata di Giacomo Matteotti - Fabrizio Pivari Tutte le fotografie inviate verranno introdotte nella sottostante gallery

Indici che si affrontano

Reinterpretare/vivere  il  monumento a Giacomo Matteotti di Rovigo  nel novantesimo della sua uccisione. Mi piacerebbe la popolazione seguisse questo mio esempio/provocazione inviando fotografie del monumento vissuto (anche semplici fotografie di gruppo) o reinterpretato come nella seguente segnalandole a  info @ pivari . com Indici che si affrontano  di  Fabrizio Pivari . Indici che si affrontano di Fabrizio Pivari Tutte le fotografie inviate verranno introdotte nella sottostante gallery

Matteotti 90: il nostro logo per il novantesimo

Per il novantesimo dell'assassino di Matteotti abbiamo realizzato il seguente logo: MATTEOTTI 90 MATTEOTTI 90

La polemica sul funerale

La polemica sul funerale - Il Piccolo 22 e 23-8-1924 Milano, 22 agosto. Il Popolo d'Italia scrive: "Cerimonia addomesticata" così definisce un giornale di opposizione il funerale svoltosi ieri a Fratta Polesine e aggiunge che si tratta di un "rito freddo e insincero" tanto che i deputati di opposizione se ne andarono. La decisione della famiglia per le estreme esequie a Fratta ha sconvolto il piano della macabra festa e la rapida esecuzione dei desideri della vedova da parte delle autorità ha dato definitivamente il crollo alle speranze dell'opposizione. Protestare contro il governo perché la salma è stata trasportata in un carro attaccato a un direttissimo e gridare che il viaggio si è svolto clandestinamente perché questo direttissimo attraversava l'Italia centrale di notte è veramente una ben ridicola cosa! Giornale consultato nella collezione del Museo Matteotti .

Il delitto Matteotti su “Il Becco Giallo”, 22 giugno 1924

Uno dei più diffusi fogli satirici dell’epoca “Il Becco Giallo” dedicò un intero numero, a pochi giorni dal fatto, alla sparizione di Giacomo Matteotti. Firma R L (Rata Langa ? -> Gabriele Galantara ?) Di seguito, l’eloquente prima pagina Dall’articolo di apertura: “Ancor oggi, quando l’anima è avvelenata e il cuore affranto, ancor oggi dobbiamo adoperare in questo foglio le nostre armi di lotta: lo scherno, la satira, l’ironia, il disprezzo. Quanto volentieri vorremmo tacere nel nostro dolore! Quanto vorremmo non affrontare questa tremenda contraddizione di scrivere come scriviamo mentre nella nostra mente tumultuano ricordi tristi e visioni tragiche e mentre nella nostra penna spuntano solo maledizioni! Ma ricordiamo anche quando, con quel suo sorriso aperto e buono degli uomini di acciaio, Giacomo Matteotti ci incoraggiava, ci incitava in qualche ora di dubbio, a lanciar nella mischia questo nostro giornale, a perseverare, a non stancarci come mai Egli non si stancava…

Agnese disperata messa al bando dal dito che mise al bando Giacomo Matteotti

Reinterpretare/vivere il monumento a Giacomo Matteotti di Rovigo nel novantesimo della sua uccisione. Mi piacerebbe la popolazione seguisse questo mio esempio/provocazione inviando fotografie del monumento vissuto (anche semplici fotografie di gruppo) o reinterpretato come nella seguente segnalandole a info @ pivari . com Agnese disperata messa al bando dal dito che mise al bando Giacomo Matteotti di Fabrizio Pivari . Agnese disperata messa al bando dal dito che mise al bando Giacomo Matteotti di Fabrizio Pivari Tutte le fotografie inviate verranno introdotte nella sottostante gallery.

I comunisti contro i socialisti

I comunisti contro i socialisti - Il Piccolo 22 e 23-8-1924 Milano, 22 agosto. L' Unità polemizza con la Giustizia che aveva accusato ieri i comunisti di incoerenza: "Tornano di nuovo - scrive l'Unità - le accuse di settarismo rivolte all'atteggiamento dei comunisti nei riguardi dell'assassinio di Giacomo Matteotti. Questa accusa non è nuova. La socialdemocrazia di tutti i paesi per sottrarsi ai suoi impegni con le masse lavoratrici non ha trovato mai migliore espediente che quello di mostrare come fatui acchiappanuvole i socialisti marxisti rivoluzionari. Noi sappiamo quello che vogliamo, ed è appunto questa nostra chiarezza che sconcerta e turba le nebulose costruzioni politiche del socialriformismo, il quale sapendo di non essere creduto dagli operai ricorre alla calunnia e alla insinuazione. Esso ci dice: Che cosa vogliono i comunisti dalle Opposizioni se ne sono fuori? Perché screditare le Opposizioni con proteste che non potranno ricevere una soluzione

Matteotti Sindaco di Villamarzana, una circolare del 1913

In occasione della conferenza " Giacomo Matteotti Sindaco di Villamarzana: atti, documenti e vita ", svoltasi lo scorso 15 febbraio, sono stati illustrati dai relatori Vincenzo Longo e Adriano Romagnolo alcuni documenti dell'archivio comunale che hanno reso una eloquente testimonianza della competenza e lungimiranza con cui si accostò alle problematiche delle amministrazioni locali. Ne è un esempio la circolare da lui stilata nel novembre 1913 ed indirizzata agli impiegati comunali, in essa viene negata da parte dell'amministrazione ogni forma di benefit o elargizioni straordinarie per ipotetiche prestazioni lavorative che avessero carattere di eccezionalità. Questo al fine di evitare rapporti di soggezione clientelare tra il dipendente ed il proprio dirigente, limitando quanto più possibile il potere discrezionale di quest'ultimo in materia di riconoscimenti economici straordinari. Carte d'archivio che conservano un'inalterata attualità. circola

Per la pace

Per la pace - Il Piccolo 22 e 23-8-1924 Milano, 22 agosto. "Nella aspettazione della pace" è il titolo dell'articolo di fondo del Corriere della Sera , in cui dopo aver rievocato l'ambiente in cui si svolse il delitto Matteotti, così si scrive: "Vi sono oggi altri in bando dalle varie terre d'Italia. Ma i bandi devono finire e con essi tutte le forme di spadroneggiamento fazioso. Si accusano le Opposizioni di aver fatto la speculazione sul cadavere di Matteotti: accusa volgare. Lo spettro di Matteotti rappresenta il pensiero degli italiani perché ricorda ed insegna, perché cammina sulla via maestra, sulla via di tutti. Non è possibile non guardarlo nè dimenticarlo. Alla esaltazione della forza, alla volonta di supremazia partigiana, allo spirito di odio e di minaccia è inevitabile rispondere "Matteotti". L'esperienza è stata fatta e la conclusione è stata "Matteotti". Per le sorti dell'Italia provvede il Partito, per il bene

I giuochetti per fargli divergere lo sguardo

I giuochetti per fargli divergere lo sguardo , Giuseppe Scalarini , Avanti! 7-9-1924, numero di archivio Scalarini 3623 bis I giuochetti per fargli divergere lo sguardo, Giuseppe Scalarini, Avanti! 7-9-1924

Qual'è l'abisso

Qual'è l'abisso - Il Piccolo 22 e 23-8-1924 Torino, 22 agosto. La Stampa osserva che mentre gli avanzi di Matteotti scendono alfine al riposo del sepolcro, infuria più che mai la lotta politica. Però l'abisso invalicabile non esiste già tra Fascismo ed Opposizione, ma tra Fascismo e Popolo italiano, perché non c'è possibilità di intendersi tra chi concepisce la violenza delittuosa e antisociale e che, come il popolo italiano, parla il linguaggio della coscienza morale. Il giornale formula un fervido augurio, perché la pace venga ridata all'Italia "anche se la fazione che l'impedisce possa essere minima e completamente isolata" e così conclude: "Certo che noi - e per noi intendiamo la grande maggioranza del popolo italiano - non possiamo abbandonare di un solo millimetro il terreno morale su cui ci moviamo. Non può essere il popolo italiano ad abiurare o semplicemente a porre in disparte quei principi morali su cui poggia la stessa possibi

La mano di Livia sta subendo l'ingiuria toccata a Giacomo Matteotti

Reinterpretare/vivere il monumento a Giacomo Matteotti di Rovigo nel novantesimo della sua uccisione. Mi piacerebbe la popolazione seguisse questo mio esempio/provocazione inviando fotografie del monumento vissuto (anche semplici fotografie di gruppo) o reinterpretato come nella seguente segnalandole a info @ pivari . com . La mano di Livia sta subendo l'ingiuria toccata a Giacomo Matteotti  di Fabrizio Pivari la mano di Livia sta subendo l'ingiuria toccata a Giacomo Matteotti di Fabrizio Pivari Tutte le fotografie inviate verranno introdotte nella sottostante gallery

Senza odio...

Senza odio... - Il Piccolo 22 e 23-8-1924 Milano, 22 agosto. La Giustizia pubblica questo telegramma della signora Velia Matteotti ai suoi figli che si trovano a Roccaraso: "Bimbi miei adorati, sulla tomba del padre vostro che vi sorride e vi consiglia, vi stringo le mani nel voto profondo di crescervi senza odio nell'amore degli umili, degli oppressi, nel culto infinito per le opere di bontà di cui egli visse e morì e nell'amore della vostra patria che oggi è con voi nel suo travaglio e nella sua speranza". Giornale consultato nella collezione del Museo Matteotti .

Giacomo Matteotti, martire dell’antifascismo - Roberto Bonente (ANPPIA) a Verona

A.N.P.P.I.A. Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti – Federazione di Verona Nella sede dell’ANPPIA, ANPI e IVrR , sala “Berto Perotti”, in via Cantarane 26, sabato 15 febbraio 2014 alle ore 16.20 è indetta la giornata del tesseramento ANPPIA 2014. L’incontro avrà come titolo: Giacomo Matteotti, martire dell’antifascismo  Il ricordo di Giacomo Matteotti nel 90° anniversario del suo sacrificio sarà tenuto da Roberto Bonente , consigliere nazionale ANPPIA  “Mai come in questo periodo di tempo la legge è divenuta una finzione che non offre più nessuna garanzia per nessuno. La libertà personale, di domicilio, di riunione non sono più regolate dallo Statuto, e neppure dai soli capricci della polizia, ma continuano ad essere alla mercé di qualsiasi capo fascista. Ottanta cittadini italiani sono stati in quest’anno uccisi impunemente dai cittadini che godono il privilegio fascista, e le stesse esecuzioni sommarie, pubblicamente organizzate e condotte, non

Giacomo Matteotti - sindaco di Villamarzana: atti, documenti e vita

La conferenza organizzata dal comune di Villamarzana “ Giacomo Matteotti – sindaco di Villamarzana : atti, documenti e vita ”, curata da Vincenzo Longo e Adriano Romagnolo , si terrà sabato 15 febbraio alle ore 17 presso Villa Cagnoni-Boniotti . La civica amministrazione nel cinquantesimo del sacrificio vuole qui eternare la memoria di Giacomo Matteotti che fu sindaco socialista di questo comune negli anni oscuri della miseria dell'oppressione dello schiavismo agrario e prefascista strenuamente lottando per il riscatto e la redenzione delle masse lavoratrici fu instancabile artefice e antesignano di una società libera e democratica percorrendo inflessibile l'arduo cammino fino al martirio e alla gloria 1912 1924 1974

Condoglianze francesi al Partito socialista italiano

Condoglianze francesi al Partito socialista italiano - Il Piccolo 22 e 23-8-1924 Parigi, 22 agosto. A nome del Partito Socialista unificato 1 i deputati Paolo Faure 2 e Leone Blum 3 hanno indirizzato all'on. Turati un telegramma nel quale esprimono la loro affettuosa solidarietà al Partito Socialista e alla classe operaia d'Italia in occasione delle esequie dell'on. Matteotti. Giornale consultato nella collezione del Museo Matteotti . 1 probabilmente SFIO 2 Paul Faure 3 Léon Blum

Vogliono chiudere la finestra che illumina le case dei lavoratori

Vogliono chiudere la finestra che illumina le case dei lavoratori , Giuseppe Scalarini , Avanti! 2-9-1924, numero di archivio Scalarini 3622 Vogliono chiudere la finestra che illumina le case dei lavoratori, Giuseppe Scalarini, Avanti! 2-9-1924

L'epigrafe dettata della vedova

L'epigrafe dettata della vedova - Il Piccolo 22 e 23-8-1924 Fratta Polesine, 21 agosto. La Signora Matteotti ha dettato la seguente epigrafe sulla tomba del marito: Sia la tua estrema dimora Il mio cuore La tua eterna camera ardente la vita dei tuoi figli il premio del tuo martirio la fiaccola ardente di TUTTO IL POPOLO Giornale consultato nella collezione del Museo Matteotti .

Assassini! Ladri! Viva Matteotti! - Severino Di Giovanni

Nel 1925 a Buenos Aires, il paese che ospita la comunità di immigrati italiani più grande del mondo si prepara a festeggiare il venticinquesimo anniversario della salita al trono di Vittorio Emanuele III. Al teatro Colón di Buenos Aires tutto è pronto per la festa, allestita dalla delegazione del Fascio. La banda si appresta a eseguire l’inno di Mameli mentre le dame e i signori borghesi scalpitano impazienti dentro i loro vestiti migliori. La marcia parte e all’improvviso dalle prime file della platea si alza un grido: “ Assassini! Ladri! Viva Matteotti! ”, corredato da una fitta pioggia di volantini che investe le guardie fasciste. La caccia all’uomo ha inizio, volano cazzotti e spintoni. Nel parapiglia generale, l’ambasciatore italiano Luigi Aldrovandi Marescotti, conte di Viano, afferra un volantino piovuto dai piani superiori. Il nervosismo lo pervade, il pensiero vola a Mussolini e alle sue supreme direttive: consolidare l’immagine del regime fascista in Argentina. Non ha nessun

I solenni funerali di Matteotti

Il Nuovo Paese 22-8-1924 Fratta Polesine, 21 sera. Stamane alle 9.30 si sono svolti i funerali dell'on. Matteotti. Con l'intervento di grande folla si è formato un lungo corteo che si è mosso dalla casa del defunto. Preceduto da una compagnia del Genio veniva il feretro portato a braccia da valletti della Camera. Seguivano quindi i congiunti del defunto, il commissario prefettizio di Fratta, cav. Castiglia, l'on. Badaloni in rappresentanza del Senato, l'on. Miari per la Camera dei deputati, il prefetto comm. Baccaredda, alcuni deputati, i rappresentanti dell'Amministrazione provinciale, del Comune di Rovigo e di altri enti ed associazioni. Durante il passaggio sono stati gettati fiori sulla bare, mentre molte persone si inginocchiavano. Nella chiesa parrocchiale è stata celebrata la "Messa di Requiem". Ricompostosi il corteo, la salma è stata portata al cimitero e deposta in una tomba provvisoria. La vedova signora Matteotti insieme ai congiunti ha

E' l'ora della resurrezione

E' l'ora della resurrezione , Giuseppe Scalarini , Avanti! 9-8-1924, numero di archivio Scalarini 3615 E' l'ora della resurrezione, Giuseppe Scalarini, Avanti! 9-8-1924

Gli incidenti di Bologna narrati dall'on Baldesi

La voce repubblicana quotidiano del partito repubblicano italiano 22-8-1924 Gli incidenti di Bologna narrati dall'on Baldesi Milano, 21 - L'on Gino Baldesi così narra sulla Giustizia gli incidenti di Bologna al passaggio del treno che conduceva la salma dell'on. Matteotti. "Poi che il treno ferma una ventina di minuti, Baldesi, Gonzales e Turati scendono e si incamminano sotto la grande tettoia. Quando ritornano al loro vagone, un aggruppamento si è formato dall'atteggiamento evidentemente ostile. Nel suo mutismo si comprende facilmente che non si tratta di una di quelle manifestazioni di rispetto che abbiamo osservato nelle altre stazioni. Caldara che è giunto da Milano per raggiungere i compagni, comunica che trattasi di fascisti. I bolognesi non gridano, non si abbandonano a manifestazioni rumorose. Sono discreti e non abusano della paterna compiacenza loro offerta dalle autorità: le quali hanno sbarrato tutte le entrate della stazione, dopo, naturalmente

La salma di Matteotti entra nel tempio

La salma di Matteotti entra nel tempio - ai martiri del pensiero ,   Giuseppe Scalarini , Avanti!  21-8-1924, numero di archivio Scalarini 3610. Esposto nella mostra di Scalarini al Museo del Novecento a Milano nella sezione dedicata a Giacomo Matteotti . La salma di Matteotti entra nel tempio - ai martiri del pensiero,  Giuseppe Scalarini, Avanti!  21-8-1924

Matteotti commemorato al Monumentale di Milano

La voce repubblicana quotidiano del partito repubblicano italiano 22-8-1924 Matteotti commemorato al Monumentale di Milano Milano, 20 - Nelle primissime ore di stamane, quando i cancelli del Monumentale erano ancora chiusi, numerosi gruppi di popolani e popolane dei quartieri di Porta Volta e Garibaldi, sostarono al piazzale per una silenziosa commemorazione dell'on Matteotti. Tra due alberi venne steso un grande drappo rosso sul quale venne affisso un ritratto del Martire, dinanzi al quale da mani pietose di donne del popolo venne cosparsa una grande quantità di fiori. La folla dapprincipio poco numerosa venne man mano ingrossandosi per il sopraggiungere degli operai e delle operaie degli stabilimenti vicino che vollero portare all'altare improvvisato il loro reverente omaggio. E così davanti all'improvvisato altare continuarono per parecchio a sfilare e sostare in brevi minuti di raccoglimento una folla sempre più numerosa che venuta a conoscenza della cosa si partiv

L'ombra di Matteotti grida

L'ombra di Matteotti grida : Lavoratori questa lima spezzerà le vostre catene , Giuseppe Scalarini , Avanti! 20-8-1924, numero di archivio Scalarini 3609 L'ombra di Matteotti grida: Lavoratori questa lima spezzerà le vostre catene, Giuseppe Scalarini, Avanti! 20-8-1924,

Matteotti, il petrolio, Sinclair Oil e Standard Oil

Da Wikipedia : Nel corso dello svolgimento del primo processo, Dumini nulla disse della borsa di Matteotti che, al momento dell’arresto, gli venne sequestrata, pervenendo poi a De Bono (che l’avrebbe consegnata a Mussolini nel vano tentativo di sfuggire alla condanna a morte nel Processo di Verona). Come successivamente sostenuto da Renzo De Felice, tale borsa avrebbe contenuto alcuni documenti sui rapporti tra Vittorio Emanuele III e la compagnia petrolifera americana Sinclair Oil. Secondo De Felice, Marcello Staglieno, Fabio Andriola, Matteo Matteotti e, con maggior prudenza, Guglielmo Salotti, le carte del dossier Matteotti sarebbero state gelosamente custodite da Mussolini, e furono inventariate fra quelle sequestrate dai partigiani a Dongo al momento della cattura di quest’ultimo il 27 aprile 1945. Tuttavia, tra i documenti sequestrati, quelli di Matteotti sarebbero andati perduti ed ogni sforzo dello storico reatino di recuperarli presso gli Archivi o il Ministero degli Interni