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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Albert jr Hahn (Albert Pieter Dijkman)

Albert Pieter Dijkman , conosciuto come Albert jr Hahn , è stato un artista olandese socialista disegnatore di vignette di satira politica, illustratore e designer di copertine. Utilizzò lo pseudonimo A. Poussin, firmandosi come H.Jr., Hahn Jr e A. Poussin (non tutto il suo lavoro è firmato). La sua collaborazione principale fu con De Notenkraker (Lo schiaccianoci). nl.wikipedia.org/wiki/Albert_Hahn_jr. Stiamo cercando di trovare la sua produzione su Matteotti.

Matteotti, garofani e villa Badoer

Al Manegium di Fratta Polesine nella sala Matteotti è presente questo quadro che definirei una strana natura morta con Matteotti, garofani, villa Badoer, lume a petrolio, ... La qualità della fotografia è pessima ma l' opera non ne risente. strana natura morta, Manegium, Fratta Polesine

Ricordi di Giacomo Matteotti

Ricordi di Giacomo Matteotti , video girato dalla classe quinta dell'ITIS "F. Viola" di Rovigo. Interessante la parte delle interviste, interessante l'idea lettera aperta all'on Matteotti , ottima la selezione colonna musicale, il tutto forse un po' troppo tradizionale , poco sperimentale . Nessuno ci ha messo la faccia come aveva fatto Matteotti. Come dicono a Milano piutost che nient l'e mei piutost o anche baciarsi i gomiti ad avere di questi video. Probabilmente tra i vincitori del concorso: L'attualità del pensiero di Giacomo Matteotti per i giovani

Busto Matteotti di Luigi Lo Giudice

Autorizzati da Giuseppe Brancato, pubblichiamo il mezzobusto di Giacomo Matteotti eseguito da Luigi Lo Giudice . Luigi Lo Giudice - Giacomo Matteotti Tratto dal sito www.canicatti-centrodoc.it – Centro di Documentazione della Città di Canicattì

Giacomo Matteotti mostra storico documentaria

Giacomo Matteotti mostra storico documentaria è uno splendido libro dell' Archivio centrale dello stato guida e catalogo a cura di Mario Missori , Maria Pia Rinaldi Mariani , Lucia Salvatori Principe degli anni 70 ancora disponibile al Manegium di Fratta Polesine Giacomo Matteotti mostra storico documentaria

Inno del battaglione Matteotti (Himno del Batallón Mateottí)

1936 parole di José Santacreu , ufficiale dell’esercito repubblicano, commissario politico del battaglione intitolato a Giacomo Matteotti. Musica di Abelardo Mus i Sanahuja , conosciuto come Abel Mus (1907-1983), violinista, pedagoggo e compositore valenziano. Il testo Audaces, bravos leones, guerreros como el buen Cid, en Castellón se agruparon para al fascismo batir; y un nombre digno buscaron que les sirviera de aliento y el nombre de Mateottí sonó oportuno y señero. El fascio es vil enemigo de la paz y la cultura: suprime libros y escuelas y es de la ciencia la tumba. Batallón Mateottí. al fascismo aplastará con honor y gallardía en bien de la Humanidad. Batallón Mateottí. al fascismo aplastará con honor y gallardía en bien de la libertad. El bienestar de los pueblos pretende, torvo, alterar para que el mundo se encienda en una guerra mundial, y el pueblo dijo, rotundo, con ira y sed de venganza: "El fascio no pasará, NO, en estas tierras de E

Germana Monteverdi, Glauco Onorato e Gianni Santuccio: Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia

Germana Monteverdi , Glauco Onorato e Gianni Santuccio nello spettacolo teatrale Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia (1967-1968) (fotografia di Luigi Ciminaghi). Su autorizzazione dell' Archivio del Piccolo Teatro di Milano Germana Monteverdi, Glauco Onorato e Gianni Santuccio, Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia Tutte le immagini degli archivi del Piccolo Teatro sono protette da copyright. Non è possibile il loro utilizzo senza autorizzazione. La stessa fotografia riportata dell'Unità. l'Unità Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia 1968

Tessera PSI 1974 con Matteotti e Allende (Ettore Vitale)

Nel 1974 (matteotti 50) il famoso manifesto di Ettore Vitale viene ripreso nella tessera del PSI dedicata a Matteotti ed Allende. Autorizzati da Ettore Vitale (EttoreVitale.it). Ettore Vitale, tessera PSI 1974 - Matteotti - Allende Ettore Vitale, tessera PSI 1974 - Matteotti - Allende, fronte e retro

Lapide a Metteotti nella casa avita di Comasine

A Comasine (Pejo) nel 1954 è stata posta questa lapide nella casa degli avi di Matteotti. Questa la casa avita di Giacomo Matteotti propugnò i diritti dei lavoratori affrontando consapevole il martirio oggi nel mondo intero simbolo di giustizia sociale e libertà La federazione trentina del PSDI nel XXX anniversario 10 giugno 1954 lapide, casa avita, Matteotti, Comasine

Documenti della Storia: "Risorgimento Socialista"

"Risorgimento Socialista", 25 Maggio 1952 Il 27 gennaio del 1951 i due deputati comunisti Aldo Cucchi e Valdo Magnani si dimisero dal Pci in dissenso con la linea filosovietica di Palmiro Togliatti. Il 1° febbraio furono espulsi. I due ex partigiani reggiani (decorati al valore) che propugnavo un “socialismo indipendente” diedero quindi vita, nel maggio dello stesso anno, al “Movimento dei lavoratori italiani” e il 16 giugno fondarono il settimanale “Risorgimento Socialista” diretto da Vittorio Libera. Nell’ottica di una riunificazione delle varie anime socialiste, il 28 e 29 marzo 1953 nel corso del II° congresso nazionale svoltosi a Milano il MLI promosse la costituzione dell’ “Unione Socialista Indipendente”. Nel pantheon dei pensatori e politici di riferimento dell’USI figuravano tra gli altri: Matteotti, Turati e Gramsci. La vignetta qui proposta è di Giam , ovvero Hugo Giammusso , pittore e vignettista satirico nato a Caltanissetta il 31 gennaio 1908 e morto

Le vignette satiriche de "La Libertà"

Video dell'inaugurazione delle mostra Le vignette satiriche de La Libertà - Giornale della Concentrazione antifascista (1927-1934) presso il Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi (sabato 27 novembre 2010) “ Compagni ed amici, col Primo Maggio di quest'anno i Partiti Socialisti d'Italia: Partito Socialista Italiano e Partito Socialista dei Lavoratori italiani, entrambi emigrati a Parigi, il Partito Repubblicano Italiano, la Lega dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, La Confederazione Generale del Lavoro Italiano, associazioni tutte che hanno trasferito a Parigi il loro centro, iniziano la pubblicazione del loro comune settimanale: “ La Libertà ”, organo della Concentrazione Antifascista... ”. Così Filippo Turati in una lettera inviata nel marzo 1927 a partiti ed organizzazioni antifasciste presenti in Francia dava notizia dell'imminente uscita del periodico. “ Il giornale La Libertà, oggi settimanale, ma che aspira a diventare quandochessia q

Pietro Formentini e Gianni Santuccio Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia

Pietro Formentini e Gianni Santuccio nello spettacolo teatrale Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia (1967-1968) (fotografia di Luigi Ciminaghi). Su autorizzazione dell' Archivio del Piccolo Teatro di Milano Pietro Formentini e Gianni Santuccio Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia Tutte le immagini degli archivi del Piccolo Teatro sono protette da copyright. Non è possibile il loro utilizzo senza autorizzazione.

Matteotti ad memoriam, atto unico di Gianni Sparapan

Matteotti ad memoriam , atto unico di Gianni Sparapan . Questo il testo pubblicato nel 1998 da Turismo e Cultura editore .

Filiberto Scarpelli

Filiberto Scarpelli - firma Nel febbraio del 1900, insieme con Marchetti, Montani, Tolomei e Yambo, fonda il giornale satirico " Il travaso delle idee " ispirato al foglio omonimo di un filosofo da strada, Tito Livio Cianchettini, il cui motto "Accidenti ai capezzatori!" appare nella testata della nuova rivista. Lavorò anche come vignettista per "Il Popolo d'Italia", per "Numero", "Pasquino", il "Giornalino della domenica" e "Il Corriere dei Piccoli". Partecipò al movimento futurista. La sua firma disegno di scarpe + lli è simile a quella di Scalarini (scala + rini). A breve pubblicheremo i disegni di Scarpelli riguardanti Matteotti.

Libro: "La tragedia di Giacomo Matteotti" nelle lettere tra Turati e Kuliscioff

La tragedia di Giacomo Matteotti Libro completo online, messo a disposizione gratuitamente dalla Biblioteca “Gino Bianco” Turati Filippo ; Kuliscioff Anna , “La tragedia di Giacomo Matteotti nelle lettere scambiatesi fra l’11 e il 27 Giugno 1924”. Editrice socialista romagnola - Forlì, 1945

Germana Monteverdi, Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia

Germana Monteverdi nello spettacolo teatrale Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia (1967-1968) (fotografia di Luigi Ciminaghi). Su autorizzazione dell' Archivio del Piccolo Teatro di Milano Germana Monteverdi, Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia Tutte le immagini degli archivi del Piccolo Teatro sono protette da copyright. Non è possibile il loro utilizzo senza autorizzazione.

Ventimila italiani sono accorsi pienamente a Fratta Polesine

Ventimila italiani sono accorsi pienamente a Fratta Polesine intorno alla salma di Giacomo Matteotti vittima olocausta della libertà [“Il Popolo Veneto”, 22 Agosto 1924] L’omaggio della terra natia Fratta Polesine, patria di martiri e di eroi, tra i quali Oroboni che Pellico vide morire allo Spielberg, ha accolto oggi le povere ossa di un nuovo martire: di GIACOMO MATTEOTTI ed ha dato ad esse onorata e degna sepoltura. Manifestazione solenne, austera, dignitosa, frutto di spontaneità commovente, ad essa ha partecipato tutto un popolo, affratellato in un unico dolore ed in un unico rimpianto. Ironia delle cose umane! Coloro che lo soppressero credevano di spegnerne la voce accusatrice implacabile e non mai come ieri e stamane la voce squillante di questo Eroe fu sentita lontano lontano nelle fertili campagne della sua terra. Migliaia e migliaia di lavoratori da due giorni accorsero a Fratta per dare alla sua salma l’ultimo saluto: uomini, donne, bambini al pass

Lapide a Matteotti, Civitavecchia

Lapide a Matteotti, Civitavecchia Giacomo Matteotti col consapevole sacrificio della vita il 10-VI-1924 gettò la rutilante semente della riscossa della libertà maturata vent'anni dopo per iniziativa del partito socialista italiano Civitavecchia ne onora la memoria e l'esempio nel trentennio dell'assassinio 1924 1954 lapide, Giacomo Matteotti, Civitavecchia (Wikipedia)

era il più forte e il più degno doveva essere il più atrocemente colpito

Lapide a Matteotti, Narni A Giacomo Matteotti Assassinato dai fascisti a Roma il 10 Giugno 1924 era il più forte e il più degno doveva essere il più atrocemente colpito Filippo Turati

Mario Bernasconi, Matteotti morente

Lo scultore ticinese  Mario Bernasconi realizzò negli anni venti una splendida scultura ora ubicata nella Camera del lavoro di Lugano intitolata: Matteotti morente . Su autorizzazione della figlia Claudia Esposito Bernasconi la si pubblica ricordando che a Pazzallo (nella casa natale) è visitabile il museo Mario Bernasconi . en.wikipedia.org/wiki/Mario_Bernasconi Il 13 giugno del 1926 a New York sul Quotidiano dei lavoratori italiani d'America, Il Nuovo Mondo , appare in grande nel centro della prima pagina la riproduzione della scultura " Il Martire " di Mario Bernasconi. Si trattava di Giacomo Matteotti, del quale a New York in quel giorno si commemorava il secondo anno della tragica morte. Usci' pure in prima pagina della Libera Stampa di Lugano , 10 giugno 1926, un articolo di Angelo Tonello con l'opera di Mario Bernasconi, dal titolo "Matteotti morente". Mario Bernasconi, Matteotti Morente

53 anniversario del martirio, Fratta Polesine

53° anniversario del martirio , Giacomo Matteotti, Fratta Polesine . Da sinistra Mario Borgati , Luigi Zanforlin e Libero Gasparetto che sta presentando l'oratore uff. ON Giuseppe Averardi . Fotografie pubblicate su autorizzazione di Libero Gasparetto, Sezione Matteotti del PSI di Fratta Polesine.

I cognati di Matteotti alla Quartarella intervenuti per il riconoscimento, fotografia di Adolfo Porry Pastorel

I cognati di Matteotti alla Quartarella intervenuti per il riconoscimento , fotografia di Adolfo Porry Pastorel tratta dalla Storia del fascismo di Enzo Biagi (wikipedia) Emerico Steiner , Casimiro Wronowski e ... Manca Titta Ruffo che era in tournée e che poi trasportò la bara ai funerali a Fratta. I cognati di Matteotti alla Quartarella intervenuti per il riconoscimento , fotografia di  Adolfo Porry Pastorel

Il luogo del rapimento, fotografia di Adolfo Porry Pastorel

Il luogo del rapimento nella foto di Adolfo Porry Pastorel , Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma Il luogo del rapimento nella foto di Adolfo Porry Pastorel, Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma Si pubblicheranno tutte le fotografie relative a Giacomo Matteotti dell' Associazione nazionale Sandro Pertini  su autorizzazione telefonica accordata dal prof. Stefano Caretti.

Seminario di studi: "Sinistra e socialismo. Napoli al tempo di Matteotti"

  Appuntamento a Napoli, giovedì 26 giugno, alle ore 16.00, presso la Sala conferenze Filcams-Cgil in Piazza Garibaldi, 101   Nell'ambito delle manifestazioni per il 90° anniversario dell'assassinio di Giacomo Matteotti l'Archivio Storico della CGIL Campania, la rivista "Democrazia Socialista", Ires Campania, l'Istituto Fernando Santi di Napoli e l'Istituto di Studi Socialisti Gaetano Arfé hanno promosso un seminario di studi dal titolo “Sinistra e socialismo. Napoli al tempo di Matteotti”. Introduce:  Giuseppe Biasco (storico Democrazia Socialista).   Partecipano: Giorgio Benvenuto (presidente della Fondazione Bruno Buozzi), Luigi Covatta (direttore di "Mondo Operaio"), Nicola De Ianni (docente di Storia economica Università degli Studi di Napoli Federico II), Michele Fatica (docente di Storia contemporanea Università degli Studi di Napoli L'Orientale), Adolfo Pepe (storico Fondazione Giuseppe Di Vittorio), Ciro Raia (presi

Documenti della Storia: “Matteotti” di Vera Funaro Modigliani

[Fonte: Vera Modigliani, “Esilio”, Garzanti, Milano 1946, pp. 5 ss.] Tutto in lui era elegante e signorile. Aveva la mano lunga e un po’ scarna, ma non ossuta. Nel gesto, la teneva aperta, distesa, le dita un po’ discoste, in modo che se ne poteva vedere l’intera sagoma. Erano, le sue mani nette, mani pure. La testa, sul collo piuttosto esile, non era grande. Non so se obbedisco ad una suggestione postuma dicendo che non rivelava, più dall’usato, la propria struttura ossea: il teschio, dalla fronte alta, leggermente elevato sul vertice; le orbite infossate; la forma della nuca appena coperta dai capelli neri, non folti, un po’ crespi; le gengive che scoprivano nel sorriso i denti bianchi e sani, dai canini appuntiti. Povero teschio martoriato, calpesto! Era in Matteotti, nella fronte, nel colorito, nei capelli un po’ grigi alle tempie, qualcosa di precocemente invecchiato, forse sui libri, forse consunto da una fiamma di passione contenuta. Ma era giovanissimo nella figura sotti

Manifesto PSI su Matteotti di Ettore Vitale

Ettore Vitale  realizza (probabilmente 1974) questo manifesto (Roma, Litostampa Nomentana 100 x 70 cm) PSI: 10 giugno 1924 I fascisti hanno ucciso Giacomo Matteotti Oggi uccidono ancora Autorizzati da Ettore Vitale (EttoreVitale.it). Ettore Vitale, manifesto PSI, 10 giugno 1924 I fascisti hanno ucciso Giacomo Matteotti Oggi uccidono ancora

Matteotti al Museo della Resistenza

Giovedì 26 giugno 2014 – ore 21.15 al Museo della Resistenza , Piazza Municipio 1 di Falconara Marittima 90° anniversario della morte di Giacomo Matteotti con il prof. Gilberto Piccinini La figura storica di Matteotti, politico socialista e antifascista italiano a 90 anni dal cruciale 1924: il 30 maggio, la denuncia dei brogli elettorali e delle violenze del fascismo alla Camera dei deputati; il 10 giugno, la scomparsa e il ritrovamento del corpo dopo due mesi; la secessione aventiniana

Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia: il programma

Su autorizzazione dell' Archivio del Piccolo Teatro di Milano si pubblicherà in una sorta di mostra online tutta la loro documentazione digitale relativa allo spettacolo teatrale Il fattaccio del giugno di Giancarlo Sbragia (1967-1968). Questa la copertina del programma di sala Copertina del programma, Il fattaccio del giugno, Giancarlo Sbragia, Piccolo Teatro, Milano - Archivio del Piccolo Teatro di Milano Tutte le immagini degli archivi del Piccolo Teatro sono protette da copyright. Non è possibile il loro utilizzo senza autorizzazione.

Commemorazione di Matteotti ad Alessandria

In Alessandria martedì 10 giugno presso il cimitero urbano si è svolta la commemorazione del deputato socialista GIACOMO MATTEOTTI di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario dalla morte erano presenti il Sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa , il Presidente del Consiglio comunale Enrico Mazzoni , l’On. Felice Borgoglio membro della Direzione nazionale del Partito socialista italiano e il Segretario cittadino del P.S.I. Gianluca Bruno oltre a numerosi iscritti e simpatizzanti. Il Sindaco di Alessandria ha ricordato come Matteotti durante il periodo della dittatura fascista ha tenacemente lottato per la libertà e la democrazia e il suo sacrificio deve comunque essere di monito a tutti e in particolare alle classi dirigenti. Inoltre, ha ricordato come questa commemorazione è ormai da anni nel cuore dei Socialisti alessandrini che annualmente si ritrovano davanti alla lapide dello statista. Il Segretario cittadino, nel ringraziare tutti gli intervenuti, ha ricordato brevemente il

65 dell'uccisione, Fratta Polesine

1989, commemorazione 65° dell'uccisione, Fratta Polesine 1989 commemorazione Giacomo Matteotti 65 dell'uccisione, Fratta Polesine Fotografie pubblicate su autorizzazione di Libero Gasparetto, Sezione Matteotti del PSI di Fratta Polesine.

Iniziativa per il 90° anniversario dell'assassinio di Giacomo Matteotti a Rovigo

Nell'ambito delle iniziative promosse dal Comitato Provinciale appositamente costituito in occasione del 90° anniversario del delitto Matteotti, mercoledì 11 giugno alle ore 17.00 presso la sala Sichirollo dell'Archivio di Stato, in via Sichirollo, 11, gli studiosi Mario Quaranta, Valentino Zaghi e Lodovica Mutterle hanno rispettivamente presentato tre opere dedicate alla figura del martire socialista, che, pur pubblicate negli anni passati e poco diffuse, mantengono ancora oggi una inattesa attualità d'interesse. Ritenuto opera fondamentale è il volume Giacomo Matteotti, la vita per la democrazia, pubblicato nel 1993 a cura di Mario Quaranta, che raccoglie gli atti del Convegno internazionale organizzato nel 1990 dall'Associazione culturale Minelliana. Il secondo volume contiene la prima biografia di Giacomo Matteotti scritta dal suo ultimo segretario personale Aldo Parini, manoscritto scoperto a Torino presso il Centro Studi Piero Gobbetti ed edito dalla Minelliana n

Documenti della Storia: “Luce di martirio” di Claudio Treves

[Pubblicato sulla rivista “Critica Sociale” del 16-30 giugno 1924*] di Claudio Treves (Torino, 24 marzo 1869 - Parigi, 11 giugno 1933. E' stato un politico, giornalista ed antifascista italiano) Questo partito nostro, uscito dalle bufere del dopo guerra, dagli inconsulti ostracismi del socialismo ufficiale, accampatosi in prima linea contro il fascismo, in nome della tradizione democratica del socialismo, non chiaramente individuato dalle masse profonde, rinchiuso appena nato nel reclusorio generale della nazione, onde gli fu preclusa ogni propaganda orale nei comizi ed ogni sistemazione organica, questo partito nostro, subito denunciato dal trionfante fascismo come il primo dei suoi nemici, per dire al mondo la parola che vince ogni altra, che consacra o riconsacra alla storia un movimento, una fede, un avvenire, doveva riconfondersi tutto nella luce del martirio, che è e sarà, esternamente, la suprema confessione, della fede. E tu, Matteotti, per tutti noi, per il po