Passa ai contenuti principali

Inno del battaglione Matteotti (Himno del Batallón Mateottí)

1936 parole di José Santacreu, ufficiale dell’esercito repubblicano, commissario politico del battaglione intitolato a Giacomo Matteotti. Musica di Abelardo Mus i Sanahuja, conosciuto come Abel Mus (1907-1983), violinista, pedagoggo e compositore valenziano.

Il testo
Audaces, bravos leones,
guerreros como el buen Cid,
en Castellón se agruparon
para al fascismo batir;
y un nombre digno buscaron
que les sirviera de aliento
y el nombre de Mateottí
sonó oportuno y señero.
El fascio es vil enemigo
de la paz y la cultura:
suprime libros y escuelas
y es de la ciencia la tumba.

Batallón Mateottí.
al fascismo aplastará
con honor y gallardía
en bien de la Humanidad.

Batallón Mateottí.
al fascismo aplastará
con honor y gallardía
en bien de la libertad.

El bienestar de los pueblos
pretende, torvo, alterar
para que el mundo se encienda
en una guerra mundial,
y el pueblo dijo, rotundo,
con ira y sed de venganza:
"El fascio no pasará, NO,
en estas tierras de España!
Por el, honor de los muertos
Y de las mozas violadas.
y de los niños sin padres,
venguemos tales infamias!"

Batallón Mateottí.
al fascismo aplastará
con honor y gallardía
en bien de la Humanidad.

Batallón Mateottí.
al fascismo aplastará
con honor y gallardía
en bien de la libertad.


Commenti

Post popolari in questo blog

I figli di Matteotti

I figli di Matteotti (da sinistra Matteo, Isabella e Giancarlo) Si pubblicheranno tutte le fotografie relative a Giacomo Matteotti dell' Associazione nazionale Sandro Pertini  su autorizzazione telefonica accordata dal prof. Stefano Caretti.

Albe Steiner nipote di Giacomo Matteotti

Albe Steiner - Albe 1924 Archivi Storici, fondo Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo Albe Steiner figlio di Emerico Steiner e Fosca Titta è nipote di Giacomo Matteotti (che sposò Velia Titta ). Ha 11 anni quando nel 1924 viene assassinato lo zio Giacomo Matteotti. Di qui la coscienza antifascista di militante, di combattente per «la libertà che è cultura». Probabilmente partecipò ai funerali con il padre e portò la bara come descritto nell'articolo dell'Unità Manifestazione di popolo ai funerali di Matteotti : Viene quindi la bara portata a braccio dal cognato Titta Ruffo e Steiner, dai nipoti e da due intimi compagni del deputato scomparso. Si dedicò ad una professione a quei tempi praticamente sconosciuta in Italia: quella del grafico. Iniziò la sua attività professionale nel 1939, divenendone un vero e proprio pioniere e antesignano. Autorizzati si pubblica anche il disegno.

Matteotti-hof nella Das Rote Wien (La Vienna Rossa)

La visita a Vienna dal 9 al 12 marzo, organizzata dal Comitati Regionali Lombardi del PSI e della FGS e guidata da Pia Locatelli, presidente dell’Internazionale Socialista Donne, è stata l’occasione per constatare quale traccia profonda il Partito Socialdemocratico Austriaco (SPO: Sozialdemokratische Partei Osterreichs ), costituito nel 1888, ha impresso nella storia e nell’urbanistica del paese, come dimostrano le realizzazioni di Das Rote Wien ( La Vienna Rossa ), l’amministrazione socialista che gestì ininterrottamente il Comune di Vienna dal 1918 al 1934 , l’anno del colpo di stato da parte degli austro-fascisti di Dollfuss. La situazione abitativa che i socialisti si trovarono di fronte, all’indomani della vittoria alla elezioni comunali del 1919, era disastrosa: gran parte della popolazione, afflitta dall’iper-inflazione post-bellica, viveva in condizioni malsane e di sovraffollamento. Il Comune varò un gigantesco piano di edilizia pubblica, a cui diedero il loro contributo mol