Passa ai contenuti principali

Filiberto Scarpelli

Filiberto Scarpelli - firma
Filiberto Scarpelli - firma
Nel febbraio del 1900, insieme con Marchetti, Montani, Tolomei e Yambo, fonda il giornale satirico "Il travaso delle idee" ispirato al foglio omonimo di un filosofo da strada, Tito Livio Cianchettini, il cui motto "Accidenti ai capezzatori!" appare nella testata della nuova rivista.

Lavorò anche come vignettista per "Il Popolo d'Italia", per "Numero", "Pasquino", il "Giornalino della domenica" e "Il Corriere dei Piccoli". Partecipò al movimento futurista.

La sua firma disegno di scarpe + lli è simile a quella di Scalarini (scala + rini).
A breve pubblicheremo i disegni di Scarpelli riguardanti Matteotti.

Commenti

Post popolari in questo blog

I figli di Matteotti

I figli di Matteotti (da sinistra Matteo, Isabella e Giancarlo) Si pubblicheranno tutte le fotografie relative a Giacomo Matteotti dell' Associazione nazionale Sandro Pertini  su autorizzazione telefonica accordata dal prof. Stefano Caretti.

Il murales di Diego Rivera su Mussolini alla scuola New Workers di New York

Lo splendido murales di Diego Rivera (uno dei più famosi artisti messicani marito di Frida Kahlo) su Mussolini alla scuola New Workers di New York . In basso a destra è ben visibile Giacomo Matteotti. Il murales di Diego Rivera su Mussolini alla scuola New Workers di New York

Oggi come allora - L'ultima lettera di Giacomo Matteotti a Filippo Turati

Volantino Oggi come allora - L'ultima lettera di Giacomo Matteotti a Filippo Turati Per gentile concessione della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio (Bologna). Riproduzione digitale in Manifestipolitici.it , banca dati del manifesto politico e sociale contemporaneo della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna (www.manifestipolitici.it). Pubblicazione concessa su esplicita richiesta. Concessione valida solo per questo sito. "Il nemico è attualmente uno solo: il fascismo . Complice involontario del fascismo è il comunismo . La violenza e la dittatura predicata dall'uno diviene il pretesto e la giustificazione della violenza e della dittatura in atto dell'altro. I lavoratori italiani, ammaestrati dalle dure esperienze del dopoguerra, devono riunirsi concordi, " contro il fascismo che opprime e contro l'insidiosa discordia comunista "; così nel campo dell'azione politica come nell'economica" G. Matteotti (alla vigilia delle elezio...