Oggi, 8 giugno 2014, si è celebrata la commemorazione della Morte di Giacomo Matteotti a Comasine.
Una bellissima cerimonia cominciata con la S. Messa alle ore 10.00 e continuata con la deposizione della corona presso la casa avita di Matteotti. Un omaggio dovuto ad un grande uomo che si è immolato per la libertà, come ha ricordato anche nell'omelia Don Enrico ...non c'è amore più grande che dare la propria vita per il bene altrui.
"Nella solennità di Pentecoste - ha detto il celebrante all'inizio della Santa Messa - dove il colore della liturgia è il rosso, simbolo del martirio, il ricordo di Giacomo Matteotti assume un significato che invita ulteriormente a riflettere sui tanti martiri della nostra società." Il sindaco di Pejo Angelo Dalpez ha ricordato il forte legame tra la comunità solandra e ha annunciato che nei prossimi mesi sarà ristrutturata la casa di Comasine da dove partirono i nonno del martire. "Matteotti era la voce più critica dell'epoca contro il fascismo - ha affermato Alessandro Pietracci. Una voce fuori dal coro e per questo da eliminare." Sul significato del "fare memoria" si è soffermato il presidente dell'ANPI Sandro Schmid "Convolgiamo sempre di più i giovani - ha detto - perché conoscendo il passato siano protagonisti del loro futuro. La pace non è mai al sicuro bisogna sempre alimentarla".
Una bellissima cerimonia cominciata con la S. Messa alle ore 10.00 e continuata con la deposizione della corona presso la casa avita di Matteotti. Un omaggio dovuto ad un grande uomo che si è immolato per la libertà, come ha ricordato anche nell'omelia Don Enrico ...non c'è amore più grande che dare la propria vita per il bene altrui.
"Nella solennità di Pentecoste - ha detto il celebrante all'inizio della Santa Messa - dove il colore della liturgia è il rosso, simbolo del martirio, il ricordo di Giacomo Matteotti assume un significato che invita ulteriormente a riflettere sui tanti martiri della nostra società." Il sindaco di Pejo Angelo Dalpez ha ricordato il forte legame tra la comunità solandra e ha annunciato che nei prossimi mesi sarà ristrutturata la casa di Comasine da dove partirono i nonno del martire. "Matteotti era la voce più critica dell'epoca contro il fascismo - ha affermato Alessandro Pietracci. Una voce fuori dal coro e per questo da eliminare." Sul significato del "fare memoria" si è soffermato il presidente dell'ANPI Sandro Schmid "Convolgiamo sempre di più i giovani - ha detto - perché conoscendo il passato siano protagonisti del loro futuro. La pace non è mai al sicuro bisogna sempre alimentarla".
Comasine 8 giugno 2014, novantesimo Giacomo Matteotti |
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