Volantino Unità Socialista - Giacomo Matteotti ai Comunisti
Per gentile concessione della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio (Bologna).
Riproduzione digitale in Manifestipolitici.it, banca dati del manifesto politico e sociale contemporaneo della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna (www.manifestipolitici.it).
Pubblicazione concessa su esplicita richiesta. Concessione valida solo per questo sito.
Giacomo Matteotti ai Comunisti
Ad una proposta di collaborazione da parte del Partito comunista, Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, rispondeva nell'aprile del '23 con la seguente lettera:
"Alla direzione del Partito Comunista - Roma.
Riceviamo la vostra lettera contenente la solita proposta poligrafata per tutte le occasioni. L'esperienza delle altre volte, e dell'ultima in particolare, ci ha riconfermati nella convinzione che codeste vostre proposte, apparentemente formulate a scopo di "fronte unico", sono in sostanza lanciate ad esclusivo scopo di polemica con i partiti socialisti, e di nuove inutili dispute. Ciò può recare piacere e vantaggio a voi, come al Governo fascista, dominante con gli stessi metodi di dittatura e di violenza che voi auspicate. Ma non fa piacere nè a noi nè alla classe lavoratrice, che subisce il danno delle vostre disquisizioni e dei riaccesi dissensi.
Chi ha moltiplicato e inasprito le ragioni di scissione e di discordia nella classe lavoratrice, è inutile e ridicolo si torni a camuffare da unitario e da "fronte unico".
Restiamo ognuno quel che siamo: voi siete comunisti per la dittatura e per il metodo della violenza delle minoranze: noi siamo socialisti, e per il metodo e per il metodo democratico delle libere maggioranze.
Non c'è quindi nulla di comune tra voi e noi.
Voi stessi lo dite ogni giorno, anzi ogni giorno ci accusate di tradimento contro il proletariato. Se siete qundi in buona fede, è malvagia da parte vostra la proposta di unirvi coi traditori; se siete in malafede, noi non intendiamo prestarci ai trucchi di nessuno.
Perciò, una volta per tutte, vi avvertiamo che a simili proposte non abbiamo nulla da rispondere.
Tanto per vostra norma e definitivamente.
GIACOMO MATTEOTTI
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Giacomo Matteotti ai Comunisti
Ad una proposta di collaborazione da parte del Partito comunista, Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, rispondeva nell'aprile del '23 con la seguente lettera:
"Alla direzione del Partito Comunista - Roma.
Riceviamo la vostra lettera contenente la solita proposta poligrafata per tutte le occasioni. L'esperienza delle altre volte, e dell'ultima in particolare, ci ha riconfermati nella convinzione che codeste vostre proposte, apparentemente formulate a scopo di "fronte unico", sono in sostanza lanciate ad esclusivo scopo di polemica con i partiti socialisti, e di nuove inutili dispute. Ciò può recare piacere e vantaggio a voi, come al Governo fascista, dominante con gli stessi metodi di dittatura e di violenza che voi auspicate. Ma non fa piacere nè a noi nè alla classe lavoratrice, che subisce il danno delle vostre disquisizioni e dei riaccesi dissensi.
Chi ha moltiplicato e inasprito le ragioni di scissione e di discordia nella classe lavoratrice, è inutile e ridicolo si torni a camuffare da unitario e da "fronte unico".
Restiamo ognuno quel che siamo: voi siete comunisti per la dittatura e per il metodo della violenza delle minoranze: noi siamo socialisti, e per il metodo e per il metodo democratico delle libere maggioranze.
Non c'è quindi nulla di comune tra voi e noi.
Voi stessi lo dite ogni giorno, anzi ogni giorno ci accusate di tradimento contro il proletariato. Se siete qundi in buona fede, è malvagia da parte vostra la proposta di unirvi coi traditori; se siete in malafede, noi non intendiamo prestarci ai trucchi di nessuno.
Perciò, una volta per tutte, vi avvertiamo che a simili proposte non abbiamo nulla da rispondere.
Tanto per vostra norma e definitivamente.
GIACOMO MATTEOTTI
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