Questo il testo di una canzone sul delitto Matteotti (Canta di Matteotti) cantata da Michele L. Straniero (Cantacronache), raccolta da Ernesto De Martino:
Or, se ascoltar mi state,
canto il delitto di quei galeotti
che con gran rabbia vollero trucidare
il deputato Giacomo Matteotti.
Erano tanti:
Viola Rossi e Dumin,
il capo della banda
Benito Mussolin.
Dopo che Matteotti avean trovato,
mentre che stava andando al Parlamento,
venne su di una macchina caricato
da quegl'ignobil della banda nera.
In mezzo a un bosco
fu trasportato là
e quei vili aguzzini
gli disser con furor:
"Perché tu il fascismo hai sempre odiato,
ora dovrai morì qui sull'istante"
e dopo averlo a torto bastonato
di pugnalate gliene dieder tante.
Così, per mano
di quei vili traditor,
moriva Matteotti,
capo dei lavorator.
Qui la relativa canzone
Il testo sulla musica di Il maschio di Volterra
Or, se ascoltar mi state,
canto il delitto di quei galeotti
che con gran rabbia vollero trucidare
il deputato Giacomo Matteotti.
Erano tanti:
Viola Rossi e Dumin,
il capo della banda
Benito Mussolin.
Dopo che Matteotti avean trovato,
mentre che stava andando al Parlamento,
venne su di una macchina caricato
da quegl'ignobil della banda nera.
In mezzo a un bosco
fu trasportato là
e quei vili aguzzini
gli disser con furor:
"Perché tu il fascismo hai sempre odiato,
ora dovrai morì qui sull'istante"
e dopo averlo a torto bastonato
di pugnalate gliene dieder tante.
Così, per mano
di quei vili traditor,
moriva Matteotti,
capo dei lavorator.
Qui la relativa canzone
Il testo sulla musica di Il maschio di Volterra
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