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Canzone sull'Assasinio Matteotti

Dopo due anni fatti dai sicari al parlamento
riuscirono alla fine un lieto evento.
Della titana forza repugnante costruzione
mandavano in frantumi la nazione.

Giacomo Matteotti deputato socialista
credea opportuno mette tutti in vista.
Un giorno avrebbe tutto risvelato
se i traditori non l'avessero spiato,

ma non poteva uscire in quel momento
perché l'hanno soppresso col vile tradimento.
Riunitisi in consiglio li sicari maledetti
metterono in azion loro progetti.

Chiamarono Dumini, Albino, Corsi, Corviola,
banditi antichi della vecchia scola
Cesare Rossi, Naldi e Filippelli,
assieme al caporale Marinelli

pagarono la banda maledetta
però Dumini lasciò la cosa assai imperfetta.

Per questa volta è andato tutto male:
stanno a Regina Coeli
e non più al Viminale.

pubblicata in Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985 di Antonio Virgilio Savona, Michele L. Straniero

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