Passa ai contenuti principali

Festa della Liberazione a Faenza e corona a Giacomo Matteotti

Faenza si appresta a celebrare il 69° anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo (1945-2013) con una serie di iniziative coordinate dalla presidenza del Consiglio Comunale e promosse congiuntamente dall'Amministrazione Comunale e dal Comitato Antifascista per la democrazia e la libertà, in collaborazione con l'Istituto storico della Resistenza e dell'Età contemporanea in Ravenna e provincia, l'Anpi di Faenza, il Centro residenziale Cà Malanca di studi e iniziative sulla lotta di liberazione in Emilia Romagna e i centri sociali faentini Borgo, Granarolo e Reda.
In occasione della ricorrenza il Sindaco invita tutta la cittadinanza a esporre il tricolore nelle finestre delle case, nei balconi, nelle vetrine dei negozi e negli uffici.
Le celebrazioni ufficiali saranno aperte venerdì 25 aprile:
ore 9.40 esecuzione dell'Inno nazionale in piazza del Popolo e deposizione della corona a Giacomo Matteotti

Commenti

Post popolari in questo blog

I figli di Matteotti

I figli di Matteotti (da sinistra Matteo, Isabella e Giancarlo) Si pubblicheranno tutte le fotografie relative a Giacomo Matteotti dell' Associazione nazionale Sandro Pertini  su autorizzazione telefonica accordata dal prof. Stefano Caretti.

Il murales di Diego Rivera su Mussolini alla scuola New Workers di New York

Lo splendido murales di Diego Rivera (uno dei più famosi artisti messicani marito di Frida Kahlo) su Mussolini alla scuola New Workers di New York . In basso a destra è ben visibile Giacomo Matteotti. Il murales di Diego Rivera su Mussolini alla scuola New Workers di New York

Albe Steiner nipote di Giacomo Matteotti

Albe Steiner - Albe 1924 Archivi Storici, fondo Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo Albe Steiner figlio di Emerico Steiner e Fosca Titta è nipote di Giacomo Matteotti (che sposò Velia Titta ). Ha 11 anni quando nel 1924 viene assassinato lo zio Giacomo Matteotti. Di qui la coscienza antifascista di militante, di combattente per «la libertà che è cultura». Probabilmente partecipò ai funerali con il padre e portò la bara come descritto nell'articolo dell'Unità Manifestazione di popolo ai funerali di Matteotti : Viene quindi la bara portata a braccio dal cognato Titta Ruffo e Steiner, dai nipoti e da due intimi compagni del deputato scomparso. Si dedicò ad una professione a quei tempi praticamente sconosciuta in Italia: quella del grafico. Iniziò la sua attività professionale nel 1939, divenendone un vero e proprio pioniere e antesignano. Autorizzati si pubblica anche il disegno.